𝐋𝐞𝐠𝐠𝐞 𝟏𝟎𝟒/𝟗𝟐 𝐜𝐨𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐧𝐨𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐂𝐨𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐝𝐚: 𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐚𝐥𝐢𝐝𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐬𝐬𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐬𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐨 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐚.

Molto spesso leggiamo nei verbali di commissione per l’accertamento dell’handicap – ma anche nei verbali di invalidità civile – la dicitura “𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑟𝑜𝑛𝑜 𝑙𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑢𝑖 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑟𝑡. 381 𝑑𝑒𝑙 𝐷.𝑃.𝑅. 495/1992″. Ma cosa vuol dire?

Prima di dare una risposta a questa domanda, è utile ricordare cosa disciplina la nota 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞 𝟏𝟎𝟒 e qual è la differenza tra #invalidità ed #handicap.

La #legge104 del 1992 disciplina l’accertamento ed i diritti delle persone affette da handicap, intentendosi per handicap quella situazione di minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che é causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.

Si considera invece invalida quella persona che, a causa del proprio complesso patologico, si trova in una situazione tale da vedersi ridotta, in misura temporanea o permanente, la propria capacità di lavoro generica.

Tornando all’handicap, occorre rilevare che, per godere di buona parte dei benefici che la normativa prevede, è necessario il riconoscimento dell’handicap con 𝐜𝐨𝐧𝐧𝐨𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐢𝐭𝐚̀ previsto dall’𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨 𝟑 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐚 𝟑 della legge 104/1992, il quale prevede che “𝑞𝑢𝑎𝑙𝑜𝑟𝑎 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑛𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑠𝑖𝑛𝑔𝑜𝑙𝑎 𝑜 𝑝𝑙𝑢𝑟𝑖𝑚𝑎, 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎 𝑟𝑖𝑑𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑙’𝑎𝑢𝑡𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒, 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒𝑙𝑎𝑡𝑎 𝑎𝑙𝑙’𝑒𝑡𝑎’, 𝑖𝑛 𝑚𝑜𝑑𝑜 𝑑𝑎 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑐𝑒𝑠𝑠𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑢𝑛 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑎𝑠𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑚𝑎𝑛𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑢𝑎𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑒 𝑔𝑙𝑜𝑏𝑎𝑙𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑓𝑒𝑟𝑎 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑜 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑙𝑎 𝑠𝑖𝑡𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎𝑠𝑠𝑢𝑚𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑛𝑜𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑔𝑟𝑎𝑣𝑖𝑡𝑎’. 𝐿𝑒 𝑠𝑖𝑡𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑔𝑟𝑎𝑣𝑖𝑡𝑎’ 𝑑𝑒𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑎𝑛𝑜 𝑝𝑟𝑖𝑜𝑟𝑖𝑡𝑎’ 𝑛𝑒𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑟𝑎𝑚𝑚𝑖 𝑒 𝑛𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖𝑧𝑖 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑖”.

Pertanto, tornando alla domanda iniziale. Cosa vuol dire “𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑟𝑜𝑛𝑜 𝑙𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑢𝑖 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑟𝑡. 381 𝑑𝑒𝑙 𝐷.𝑃.𝑅. 495/1992”?

Il DPR 495/1992 altro non è che il regolamento di attuazione e di esecuzione del Codice della Strada, il cui articolo 381 prevede due particolari benefici per coloro che sono in possesso di detto verbale sanitario, che sono:

– la possibilità di ottenere il 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐬𝐬𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨 per disabili, strettamente personale e non legato ad un determinato veicolo, previa autorizzazione da richiedere al proprio Comune di residenza;

– la possibilità di chiedere ed ottenere l’assegnazione di uno 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐮𝐢𝐭𝐨 individuato da apposita segnaletica indicante gli estremi del contrassegno per disabili in possesso.

Ma qual è il requisito sanitario utile per ottenere i suddetti benefici? Ce lo dice lo stesso art. 381 al comma 2. Deve trattarsi di un riconoscimento di invalidità (o disabilità):

– con 𝐜𝐚𝐩𝐚𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐚𝐦𝐛𝐮𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚;

oppure

– con 𝐜𝐚𝐩𝐚𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐚𝐦𝐛𝐮𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐫𝐢𝐝𝐨𝐭𝐭𝐚.